L’OLIO DI OLIVA NEL MONDO ANTICO AVEVA DIVERSE FUNZIONI
L’olio di oliva nell’antichità aveva diversi ruoli, non solo culinari ma anche terapeutici, sia per prevenire le malattie che per curarle.
L’olio era a base della cosmesi, e serviva da carburante per le lucerne.
NEL PARTENONE
Al centro del frontone del Partenone, inoltre, era scolpito, sul lato occidentale della collina, un albero d’olivo.
Perché questo? perché è secondo il mito che, in una gara sul dominio dell’Attica, si sfidarono in una contesa Poseidone e Atena stessa, con Giove come giudice.
La gara consisteva nell’inventare quella che sarebbe stata la cosa più utile per l’Uomo: Poseidone creò il mare o forse anche il cavallo, ma Atena decise di creare l’olivo, la cui pianta era conservata all’interno della cella del tempio.
E fu lei la vincitrice della contesa.
OLIVO SIMBOLO DI PACE
Quindi il mito (come la religione cristiana) danno all’olivo un significato spesso di pace. Nei giochi Panatenaici chi vinceva aveva un congruo numero di anfore contenenti Olio, che equivaleva a due anni di lavoro di un operaio.
Ad Olimpia il vincitore delle Olimpiadi era incoronato con un ramoscello d’olivo.
NELLA ROMA ANTICA L’OLIO DI OLIVA COME MEDICINA
Ora ecco l’aspetto sacro, trasfuso anche presso i Romani insieme a quello delle competizioni. Ma l’olio è contro le artriti, previene se tenuto in bocca le carie, è emolliente, astringente, purificante, è utile contro le malattie cutanee come erisipele, erpeti, pustole, previene e cura le ulcere.
In cucina l’olio è poi, sotto il profilo strettamente alimentare, la più importante fonte di grassi, ricco di polifenoli e trova un uso svariato che va dalla funzione di elemento per la frittura al condimento delle carni.